GIORNATA DI TUTELA DELLA TERRA, “LE SCELTE POLITICHE TUTELINO IL TERRITORIO DI CAMPOMARINO E PORTOCANNONE DALL’EOLICO"



Oggi è la Giornata della Salvaguardia e della Tutela della Terra.
Ognuno di noi ha il dovere morale di difendere il proprio Ambiente ma, chi è nella posizione di fare le scelte che ricadono sulle nostre vita, come nel caso di chi ci governa, ha il dovere non solo morale ma quello concreto scegliere e di porre in essere azioni che difendano il territorio.
Quando l’amministrazione regionale della quale ho fatto parte come assessore all’Agricoltura e all’Ambiente si insediò, ricordo che non esisteva nessun Piano approvato. In quegli anni lavorammo alacremente e al termine del nostro mandato avevamo redatto e approvato i Piani di Tutela per l’Acqua, l’Aria, Nitrati, Forestale, Energia, Rifiuti.
L’attuale Governo regionale non solo non li ha portati avanti ma li ha trascurati lasciando che i Piani precedenti scadessero senza essere rinnovati; e c’è di più, non ha neanche approvato il regolamento che è a valle dell’approvazione del Piano energetico regionale.
Il 31 maggio in Conferenza di Servizi si discuterà del Parco Eolico che potrebbe sorgere tra Campomarino e Portocannone.
Tutti sanno che io sono estremamente favorevole alle energie rinnovabili, la transizione ecologica ritengo sia fondamentale, ma questo deve avvenire solo in un contesto di leggi fortemente connesse alla programmazione.
L’assenza di pianificazione significa infatti solo deturpazione del territorio. Quando un territorio, come il nostro e, nello specifico, quello tra Campomarino e Portocannone ha già una chiara vocazione produttiva e turistica, con produzioni di elevata qualità, è impensabile installare l’eolico.
Ecco perché ognuno di noi deve avere un ruolo attivo nella salvaguardia del Creato ma i governanti hanno anche la responsabilità politica di fare scelte che vadano nella stessa direzione.
Credo quindi che la Regione a questo punto non debba fare altro che BOCCIARE quel progetto, così come facemmo noi quando ci venne proposto un progetto identico a questo per il medesimo insediamento di un parco eolico e l’amministrazione della quale facevo parte come assessore lo bocciò perché non rispettava il paesaggio, la storia e l’identità del nostro territorio.

Ddl Zan, Pd Molise sostiene il disegno di legge Zan contro l’omotransfobia



Siamo tutti uguali e tutti uniti contro l'omotrasfobia: è questo il succo della campagna Ddl Zan che, in queste ore, gira sui social. Il Pd Molise ha deciso di mostrare il suo sostegno contro le discriminazioni

Dirigenti, iscritti, militanti del Partito Democratico del Molise, hanno aderito all'iniziativa social #diamociunamano, per sostenere, appoggiare, l'approvazione della legge Zan ferma in Commissione al Senato. La legge prevede l'introduzione di misure di prevenzione e contrasto alle discriminazioni e alla violenza, per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale, sull'identità di genere, sulle disabilità. Il Ddl Zan, prevede, quindi, non solo reati specifici ma altresi l'istituzione di una giornata nazionale contro l'omofobia e lo stanziamento di 4 milioni di euro, per strutture che operano in questo ambito. Fatti come quelli avvenuti nella metropolitana a Roma, dove una coppia di ragazzi gay è stata brutalmente pestata, non sono accettabili, e vanno fortemente condannati. L'approvazione di questa legge, non solo garantirebbe la punibilità a chi si macchia di tali atrocità, ma altresí tutela chi ogni giorni subisce profonde discriminazioni in ambito familiare, lavorativo, sociale. Il Ddl Zan vorrebbe dire, per il nostro paese, un grosso passo in avanti in tema di civiltà, di speranza, di crescita. Il Partito Democratico del Molise c'è!

TOLTI DUE ANESTESISTI AL SAN TIMOTEO, SITUAZIONE GRAVISSIMA



La situazione all'ospedale San Timoteo di Termoli è gravissima.
Florenzano e Scafarto hanno firmato un ordine di Servizio che, di fatto, sposta due medici anestesisti da Termoli a Campobasso lasciandone al San Timoteo solo 6 (mentre al Cardarelli di Campobasso ce ne sono 7 e al Veneziale di Isernia addirittura 10).
Questo fa sì che nel nosocomio adriatico non saranno più garantite le funzioni di doppia guardia, problema serissimo dato che il San Timoteo ha anche il punto nascita quindi, se una partoriente avrà bisogno di un cesareo d'urgenza potrebbero non esserci anestesisti a disposizione per l'intervento.
Tutto questo all'indomani dell'inaugurazione in pompa magna del modulo aggiuntivo di terapia intensiva da parte di Toma e Florenzano.
Sorrisi e promesse ieri mentre già sapevano che oggi avrebbero dato il colpo di grazia al San Timoteo prendendo in giro i termolesi e tutti i bassomolisani.
Considerando che un altro medico anestesista ha chiesto le dimissioni e andrà via a giugno, se non sarà rimpiazzato velocemente, allora sarà palese l'intento di Toma e Florenzano di smantellare il San Timoteo, di demolirlo pezzo dopo pezzo come già sta accadendo.
Chiediamo al nuovo Direttore Sanitario Serafini e ai medici anestesisti di proteggere il nostro ospedale, di farsi sentire con i vertici Asrem, di non accettare l'ennesimo scempio e l'ennesimo schiaffo dato alla dignità dei Basso Molisani che hanno diritto alla Salute esattamente così come tutti gli altri.
Noi ci siamo e ci saremo sempre dalla dalla parte dei nostri medici e del nostro ospedale e se il provvedimento non dovesse essere revocato, denunceremo la vicenda in ogni sede

SAN TIMOTEO, QUANDO LA TOPPA E’ PEGGIORE DEL BUCO



Non sappiamo se il piano della distribuzione dei medici anestesisti sia chiaro a chi non ha esitato a lodare con toni trionfali la modifica dell’ordine di servizio con il quale la Asrem, di fatto, toglie un solo medico al San Timoteo per assegnarlo al Cardarelli.
Sono proprio i sanitari Dirigenti di Anestesia e Rianimazione, che ormai da tempo denunciano la carenza cronica di personale, a spiegare che anche con questa soluzione (che lascerebbe sei medici a Termoli) non si riescono a garantire né la doppia guardia né gli interventi d’urgenza, oltre al fatto che gli interventi ordinari ed in regime di elezione non vengono più praticati da tempo.
La situazione del San Timoteo va affrontata seriamente e non a colpi di spot elettorali, inaugurazioni fasulle e toppe per cercare di tappare le falle.
Noi siamo e resteremo sempre al fianco di chi da oltre un anno sta combattendo una battaglia straordinaria ma al limite del possibile: i nostri medici, gli infermieri, tutto il personale sanitario.
Durante il prossimo Consiglio regionale presenterò un Ordine del Giorno nel quale chiederò che venga ripristinato il numero minimo e in ogni caso informerò il Commissario Degrassi di questa situazione.
Non ci interessa attribuirci meriti e lodi ma continuare ad essere la voce di chi non viene ascoltato e pungolo per chi deve trovare soluzioni.

TOMA, IO NON C'ENTRO NULLA E PER QUESTO INAUGURO IL NULLA



Come mai il presidente Toma oggi è andato a Termoli e, a favore di telecamere ha fatto una sfilata con tanto di codazzo di medici e giornalisti degno del miglior Alberto Sordi ne 'Il dottor Tersilli'?
Ci chiediamo lui cosa ci facesse lì dato che fino ad oggi non ha fatto altro che gridare ai sette venti che lui non aveva potere, che aveva le mani legate, che la Sanità molisana è commissariata e pertanto è disastrata, che se invece avesse potuto fare lui qualcosa avrebbe mietuto successi a non finire.
Lui che quando avrebbe potuto scegliere di individuare nel 'Vietri' un unico ospedale covid non lo ha fatto.
Lui che è stato un maestro nello scaricare colpe e responsabilità a tutti pur di non attribuire a sé neanche l'ombra di una decisione.
In sostanza lui che si è vantato di aver fatto arrivare un ospedale da campo che non è servito a nulla (se non per fare vaccini che avrebbero potuto essere fatti al Palairino già predisposto a tale scopo) oggi è sceso fino a Termoli per inaugurare il nulla.

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